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Elena Cornaro: la prima donna laureata al mondo è veneta

Aggiornamento: 21 set 2023


È proprio così, il Veneto vanta la prima donna laureata al mondo, Elena Lucrezia Cornaro Piscopia: è precisamente a Padova che Elena si laurea in filosofia nel 1678.


Figlia naturale del nobile Giovanni Battista Cornaro, procuratore di San Marco, e della popolana Zanetta Boni, nacque a Venezia nel 1646, quinta di sette figli. Venne iscritta all’albo d’oro dei nobili a 18 anni, quando il padre sborsò 100.000 ducati per elevare a patrizi lei e i suoi fratelli.

Si appassionò presto agli studi, in cui venne seguita dal padre, deciso a servirsi delle doti di Elena per riscattare il lustro della famiglia Cornaro.

A questo scopo la affidò ai migliori teologi e professori sul mercato, grazie ai quali sviluppò una profonda cultura in moltissimi campi, dalle lingue alla letteratura, dall'arte alla musica.



Ben presto però Elena si accorse di una passione che spiccava più delle altre, un’autentica vocazione religiosa, che la spinse a diventare, solo diciannovenne, oblata benedettina. Questa scelta scontentò i genitori, intenzionati a farla sposare, ma evitò loro la delusione di una reclusione monastica e permise alla giovane di vivere seguendo la regola benedettina. Nel 1677 fece domanda per laurearsi in teologia, ma ad una donna non era concesso ricevere tale titolo.

Inizia così una lunga polemica tra lo Studio di Padova, che aveva acconsentito alla laurea, e il cardinale Barbarigo. A 32 anni, il 25 giungo del 1678, Elena ottiene, finalmente, la sua laurea: gliela concedono, però, in filosofia e non dunque in teologia, come inizialmente desiderato.


La sua cultura era così elevata che era considerata dai familiari un fenomeno da esibire, donna erudita in grado di affrontare dissertazioni filosofiche e capace di dialogare in latino. A quell’epoca stupiva gli intellettuali che tutto ciò accadesse in un corpo di donna.

Elena si prese la sua rivincita, era divenuta una celebrità, tutti la cercavano perché volevano parlare con lei.

Anche Luigi XVI manda i suoi informatori a verificare le doti eccezionali della donna.


Qualcuno racconta che ci fossero, quel giorno, 30mila persone che partecipavano all’evento.

Pochi anni dopo però, data la sua già cagionevole salute, messa a dura prova anche dalle lunghe sessioni di studio, si ammala sempre più di frequente e per lunghi periodi, fino a morire nel luglio del 1684.

Ha solo 38 anni e di lei rimane pochissimo: nel 1773 Caterina Dolfin donò all’Ateneo padovano la statua raffigurante Elena Lucrezia Cornaro Piscopia, che ora è posta ai piedi dello scalone Cornaro, nel Cortile Antico di Palazzo Bo (a Padova) e solo nel 1969, nell’occasione del tricentenario, si muove finalmente l’Università di Padova, che avvia delle ricerche su Elena e conferma la verità della storia.

Da poco inoltre, un istituto scolastico superiore di Jesolo si chiama con il suo nome.

Vieni a scoprire con noi Padova e tutte le preziose storie che l'hanno resa e la rendono tutt'ora unica e preziosa

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