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Andrea Palladio beveva lo spritz

Aggiornamento: 4 ott 2023

Rinfrescante e beverino, lo Spritz - o come lo chiamiamo in Veneto “lo spriss” è ormai considerato il Re dei cocktail nel Nord Italia e non solo: col suo gusto delicato e la moderata gradazione alcolica è adatto in qualsiasi momento, durante un pasto, dopo una lunga giornata di lavoro e anche nelle serate di festa con gli amici.



Ma da dove ha origine questo aperitivo frizzantino?


La prima teoria riconduce i meriti proprio ai lavoratori Veneziani, più precisamente agli operai dell’Arsenale di Venezia. Siamo nel 1500, Venezia, chiamata la Serenissima, è uno stato all'epoca molto grande e potente. I suoi domini si estendevano su diverse isole e fasce costiere e la sua economia era più florida che mai. In risposta alla minacciosa espansione di Milano, Venezia decide di iniziare l’espansione nell’entroterra. Durante quel periodo, buona parte dell’economia locale era sostenuta dall’industria navale. Il complesso di cantieri navali dell’Arsenale di Venezia, era quindi tenuto in particolare considerazione. Gli operai che vi lavoravano potevano vantare un trattamento di favore da parte della Serenissima, che ne riconosceva tutto il loro valore. Una di queste “agevolazioni” di cui potevano godere consisteva in una “merenda” un po’ speciale: gallette e un bicchiere di vino allungato con acqua fresca di pozzo. Ecco nascere il primordiale esempio di spritz. È bello immaginare come Andrea Palladio, seduto all'ombra di un cantiere da lui progettato, si godeva una meritata pausa sorseggiando un buon bicchiere di spritz per rigenerare le forze e rinfrescare la mente.


Esiste però un’altra versione sulla nascita dello Spritz. Una seconda versione, probabilmente più credibile, visto anche l’origine del nome stesso. Siamo sempre a Venezia, ma agli inizi dell’800, quando la Serenissima era in lento declino e finì per cedere agli invasori asburgici. I soldati austriaci erano soliti degustare un buon bicchiere di vino nelle loro osterie. Quando arrivarono in veneto, vollero continuare le proprie tradizioni, ma si scontrarono con i vini bianchi del territorio, particolarmente forti. Avendo una gradazione alcolica troppo elevata per i loro palati, chiesero ai locandieri di spruzzare il bicchiere di vino con un po’ d’acqua frizzante. In austriaco “Spritzen” significa per l’appunto “spruzzare”.

Nei primi anni del ‘900, l’abitudine dello “sprissetto” si radica sempre più e iniziano a diffondersi i sifoni per l’acqua di Seltz, che rendeva frizzantini anche gli spritz a base di vini bianchi fermi. Una mossa vincente, che fa apprezzare ancor di più la bevanda a uomini e anche donne, che ne apprezzano il carattere leggero e ancor più beverino.


Venite a scoprire la versione che più vi piace con uno speciale aperitivo compreso nei nostri tour (vedi la voce “cosa è incluso”)

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